Una poesia
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MINI APPEZZAMENTO CON L'ORO INTERRATO
Pensionati
stanchi, ma ancora muscolosi e desiderosi di scendere nell'orto dove non ci
sono brontolii ma un sano profumo di fiori e la lieve brezza che si rileva solo
perché le foglie sono tremule.
Le piccole
piantine, interrate da poco, ma con quel bel colore verde cupo indice di buona
salute dei vegetali.
Primi giorni di
Marzo, giornata di sole tiepido, la passeggiata nel piccolo appezzamento,
facendo mentalmente il nuovo schema di dove piantare le varie colture di
vegetali per l'anno che verrà.
Nella parte centrale
dell'orto 2 filari di pomodori con 40 piantine (30 di san Marzano per la
conserva, 5 di costoluti e 5 di cuore di bue per il pinzimonio), e poi via via
il resto, insalata, prezzemolo, basilico, ecc.
Cento metri
quadri che se ben accuditi producono molte verdure che soddisfano il fabbisogno
di un'intera famiglia media.
È vero che con
l'oro compri molte verdure, ma solo se ci sono, ma non puoi mangiare l'oro.
È l'orto che
produce le verdure.
Si può fare un
mini orto, in un vaso, o su un balcone, o su un terrazzo.
Oltre alle
verdure da tavola che avrai senza comprarli in negozio, c'è l'aspetto
gratificante del rilassamento che provi nel coltivarlo, e quella magia che
provi nel vederle crescere, e nel finale, quel gusto che lo definisci (il
migliore).
Ora se immagini
l'insieme dei prodotti degli orti di un paese, di una città, dell'intera
campagna, e di tutta una nazione, ne risulta una produzione non indifferente,
una risorsa, prodotti sani, genuini, che non inquinano, comodi, e gratis (o
quasi), coi prezzi attuali delle verdure, ecco perché considero l'orto una
pepita d'oro.
Questo accade
perché la terra ha un potere, nelle condizioni giuste genera la crescita.
La crescita si esprime in misura maggiore per le cose spirituali,
che Paolo espresse così in 1 Corinti 3:6. "Io ho piantato, Apollo ha innaffiato, ma è Dio
che ha fatto crescere;"
È solo ragionevole accettare il fatto che chi fa crescere è solo
Dio.
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