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martedì 18 febbraio 2020

IL PIGRO

Cibo e poltrona per 
sentirsi meglio, ma
non sa che si sta' 
ammalando di più .
E SE NON ESISTESSE LA PERSONA PIGRA, MA SOLAMENTE MALATA?
Etichettare di pigrizia qualcuno, risulta una inesattezza.
Perché?
Seduto sulla poltrona, mangiucchia tutto il giorno mentre guarda i programmi televisivi, non avendo voglia di far niente, neppure alzarsi per andare in bagno, subendo la filippica classica " sei un pigrone ". 
Tutto questo è inesatto.
Perché? 

Conoscevo alcuni che erano considerati pigri, sfaticati, e che non avevano voglia di lavorare e non facevano niente, poi un giorno trovarono la dieta giusta, dimagrirono, acquistarono forza divenne dinamici, non vedendo l'ora di fare tutto ciò che si presentava, erano disponibili e desiderosi di lavorare a ogni genere di occupazione.

Ho dedotto che, essendo sempre le stesse persone, quelle pigre sedute sulla poltrona, che guardavano i programma in televisione, e che ora erano diventatati dinamici e lavoratori a 4 braccia, non si poteva più definirli pigri, ma ex malati.

Anche la perfezione di Adamo non gli permetteva di essere pigro, perché Dio non lo fece difettoso, solo dopo il peccato, i sui discendenti furono etichettati dai loro simile uomini pigri.

Esistono molte malattie debilitanti che tolgono la voglia e la possibilità di lavorare, la depressione, il diabete, la glicemia alta, l'insonnia, là stanchezza e molte altre, tra cui il mal d'amore:
"Il mio dolore è incurabile; il mio cuore è malato." Geremia 8:18

Queste malattie che a molti sono sconosciute, fanno dire all'ignorante " quello è pigro " è un'etichetta falsa, ingiusta, perché oltre che malato gli si attribuisce l'appellativo di pigro.

Sono convinto che nessun uomo o donna sana sia pigra, è nel DNA della persona sana la volontà  e il desiderio di darsi da fare anche per tutto il giorno di luce, e di notte dormire.
Chi è in salute, non può trattenersi dal fare.

Purtroppo l'imperfezione dell'uomo lo rende più o meno malato, fattore che influisce sul suo metabolismo, togliendoli la forza e la voglia di fare.

Occorre riconoscere che i malati hanno bisogno di cure, il pigro è  malato, e ha la necessità di trovare la cura appropriata per il suo male.

È vero che il cosiddetto pigro, con uno sforzo e forza di volontà può alzarsi dalla poltrona, fare le scale, portare l'immondizia e portare a passeggio il cane, ritrovandosi poi con un miglioramento fisico e mentale.
Tuttavia occorre precisare che non ha lottato contro la pigrizia, ma ha cercato di curare il suo male debilitante.

Concludendo, la mancanza del voler fare, è una malattia che va curata.

La parola pigrizia fu coniata dall'uomo e non da Dio, va rivisitata dal vocabolario e dalla mente di coloro che la dispensano a 360 gradi, costoro non hanno empatia, e non comprendono quando il prossimo sta' male.

En.. di Ab....

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