Il cibo vicino ha
meno incognite |
Km ZERO
(Preferire il consumo di merci locali)
Un'idea che viaggia in modo trasversale.
- I mercanti furono fra i primi a far viaggiare le idee,
con le loro carovane sulla vie del sale delle spezie e della seta, trasmettevano le nuove idee assorbite nelle tappe precedenti.
-Con la religione
Con Abramo che sulla via per la terra promessa portava l'idea dell'esistenza di un unico Dio Creatore.
-Gli esploratori
Marco Polo sulla via delle indie, Colombo sulla via dell'America portarono idee a nuove terre lontane e nuovi prodotti.
-Con l'esercito e i conquistatori
I militari romani organizzati, portarono le loro idee e una nuova lingua.
-Con le correnti politiche
Espressero le idea del socialismo, comunismo, democrazia, e altre.
-Con le invenzioni
Inventando il motore, la stampa, il treno, il volo, il satellite, vaccino, fu un'esplosione di idee
Il web
-radio, TV, fax, Internet, fu il trionfo delle idee.
E non c'è dubbio che e' l'idea che porta il progresso. Ora c'è l'idea del km zero consumare la merce del territorio.
Pensate al primo traforo della montagna;
1479: il primo traforo costruito sulle Alpi, il Përtus dël Viso
Prima occorreva salire in cima girarci attorno, e poi scendere dall'altra parte, con il tunnel arrivavi prima, sulla via più breve e pianeggiante e con minor fatica, anche questa fu una grande idea.
Ora solo in Italia, su una grandissima rete di strade, ponti, e gallerie, viaggiano un milione di camion, auto con motore acceso, intasando le corsie, code interminabili, tamponamenti a catena, multe, incidenti, morti, inquinamento, ecc.
Un uomo che fa l'autista, passa tutta la sua vita dietro a un volante, sempre nel pericolo.
Sempre mezzi di trasporto, per portare merci su e giù tra stati.
Per esempio: ferro estratto al Nord, portato al Sud per essere lavorato, per poi essere portato nuovamente al Nord come macchinario.
Come suggerisce la canzone di Salvi, questa merce qui portala là, quella merce là portala lì, quella merce su portala giù.
Tuttavia si deve tenere in considerazione anche la geografia per esempio un eschimese non ha una piantagione di frutta.
Oppure carne Argentina portata a est per essere lavorata e insaccata, per poi essere riportata nuovamente a ovest.
L'idea del km zero sta prendendo piede, riduce i trasporti.
Tuttavia il bene comune non sempre prevale, ma sono gli interessi commerciali che più spesso prevalgono.
Comunque l'idea viaggia e non conta più chi la promuove, ma conta l'idea stessa se è buona mette le radici anche nel permafrost.
Con il km zero si ottengono svariati vantaggi: risparmio di energia, di fatica, di stress, di denaro, di inquinamento e altro.
La sua realizzazione deve avvenire per convinzione personale, gradualmente, se uno vuole l'uva cilena a Gennaio, o la banana equatoriana, la trova al supermercato, è liberissimo di comprarsela e mangiarsela, ma se sempre più persone davanti alla cassetta delle banane gli viene in mente il km zero e i vantaggi, e spostando lo sguardo vede la mela e decide di prendere quella, è fatta, è l'idea che viaggia.
Uno, mille non fanno testo, ma se sono milioni, si sta modificando il comportamento.
Perché la legge del mercato funziona sulla domanda e offerta.
Quando un prodotto viene richiesto poco anche il commerciante ne compra meno, e si riduce il traffico mediante il km zero, è un inizio.
È vero che ci rimetti nel desiderio, volevi la banana e ti mangi la mela, ma pensa anche che lo fanno milioni di altri, inoltre il cibo del territorio di norma è più fresco.
Per chi si aggrappa alla motivazione della perdita di posti di lavoro ha un pensiero sorpassato, ormai è maturata l'idea, che senza ridurre gli stipendi, occorre ridurre i giorni di lavoro, non più 5 giorni lavorativi, ma 3 giorni lavorativi, con buona pace e gioia dei lavoratori, i lavoratori sono pronti al salto, magari iniziando con 4, (quell'autista che ora sta invecchiando dietro al volante nelle code, può programmarsi passeggiate nel parco con la famiglia) naturalmente non può farlo solo una nazione, perché perderebbe la competizione, ma dovrebbe essere un accordo internazionale, con dei dazzi sulla merce proveniente dalle nazioni che non collaborano.
L'uomo deve essere più libero per se stesso, 4 giorni lavorativi sono tanti, ma siamo anche in molti, e di già che ci siamo, aumentiamogli anche un po' lo stipendio a questi lavoratori, tanto sono soldi che ritornano perché consumeranno di più facendo aumentare anche il PIL.
E poi facciamo lavorare di più i robot facendone dei nuovi, col contributo dello Stato, poiché i robot portano benefici a tutti.
L'uomo ha un cervello pensante, ha bisogno di tempo per meditare, non si può meditare in modo veloce.
Tutte le invenzioni tutt'ora in funzione sono state fatte tramite menti pensanti e meditative, (pensate gente pensate), il tempo che si passa a meditare non è mai sprecato.
Questa è l'idea trasversale che piace a molti.
Il km zero porterà più benessere per tutti, se ci convinciamo ad applicarlo, sarà un bel passo avanti, un segno che i tempi sono maturi per una elevazione culturale per tutti.
Personalmente io continuo, a prescindere da cosa possono fare gli altri a comprare, nella misura ragionevole, a km zero.
Mi sembra che in questa riflessione sia anche obsoleto colui che vuole l'intera torta, non sono più i tempi del guadagno tutto io.
Ecclesiaste 2:24. "Per l’uomo non c’è niente di meglio che ....provare piacere nel suo duro lavoro. Ho capito che anche questo viene dalla mano del vero Dio"
Un lavoratore che prova piacere nel suo lavoro è prezioso.
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